domenica 17 aprile 2011

Sesso, autoerotismo femminile

Autoerotismo: il sesso “è tutto mio”, sembrano dirlo il 45% delle donne che praticano con regolarità la masturbazione, traendo piacere senza la partecipazione di partner, maschili o femminili che siano.
L’autoerotismo rilassa, tranquillizza, è piacevole, fa passare il mal di testa, favorisce il sonno e a volte può anche essere un bel preludio al rapporto sessuale con il partner. Lo ha affermato la scrittrice spagnola Sylvia de Béjar, autrice del libro “Il piacere è tutto mio”. Il termine masturbazione proviene dal latino “manus” (mano) e “stuprare” (sporcare, contaminare), e questo spiega che questo atto sia stato aspramente condannato per tanti secoli.
La Chiesa cattolica afferma ancora oggi che la masturbazione è una perversione. Al giorno d’oggi la sessualità si è fatta più libera, ma le donne che ammettono di masturbarsi sono ancora poche (il 45% della popolazione femminile si masturberebbe regolarmente). Senso di colpa e vergogna? L’educazione che riceviamo gioca un ruolo importante nella nostra sessualità. Numerosi studi dimostrano che le donne che si dedicano a questa pratica hanno una vita sessuale molto più attiva e soddisfacente.
Buono a sapersi, la maggior parte delle donne raggiunge l’orgasmo solo masturbandosi, che è il modo migliore per conoscere i propri punti sensibili e scoprire il proprio corpo: clitoride, punto G e altre zone erogene. L’autoerotismo permette alle donne di scoprire l’orgasmo, che viene raggiunto più facilmente con la masturbazione che durante il rapporto sessuale di coppia. L’autoerotismo è quindi una tappa nella scoperta del piacere del proprio corpo.
Per una donna, gli organi sessuali sono nascosti, e l’eccitazione non è visibile, anche se presente. Di conseguenza le sensazioni sessuali delle adolescenti e delle giovani donne spesso non sono capite e interpretate come reazioni sessuali, ma piuttosto come emozioni, e dato che gli organi sessuali hanno pochi contatti, ci vuole tempo per scoprire i piaceri sessuali del corpo.
La vagina non è toccata dai vestiti o dall’acqua della doccia come nel caso del pene. Il clitoride è un po’ più stimolato, ma dato che è molto più piccolo e nascosto avrà sempre molte meno esperienze di contatto rispetto al pene. Quindi le donne scoprono la masturbazione in ritardo rispetto agli uomini, è semplicemente una questione di anatomia. Moltissime donne scoprono la masturbazione solo dopo aver fatto l’amore.
Masturbarsi quando si è sole non significa per forza compensare una mancanza dei rapporti sessuali. E’ un atto che permette un momento di piacere esclusivo ed egoistico, durante il quale tutti i limiti vengono dimenticati e tutte le fantasie sessuali sono possibili. Condiviso con il proprio compagno è un momento di complicità e fiducia.

TRATTO DA http://www.sdamy.com/sesso-autoerotismo-femminile-12878.html

Nessun commento:

Posta un commento